14.12.2023

La BNS resta prudentemente attendista

Valutazione breve dell'Investment Office della Banca Migros

Come previsto, la Banca nazionale svizzera (BNS) lascia invariato il tasso di riferimento all’1,75%. Per quanto riguarda il futuro rialzo dei tassi si mantiene come al solito coperta, ma sottolinea i rischi inflazionistici tuttora elevati. In questo modo continuiamo a prevedere che per il momento una riduzione dei tassi d’interesse sia ancora fuori discussione.

Premessa
Alla vigilia dell’odierna riunione di politica monetaria era evidente che anche la BNS avesse raggiunto il picco dei tassi d’interesse ed è sorta molto più la questione di quanto tempo rimarrà su questo livello. La situazione congiunturale relativamente robusta nonostante i venti contrari sull’economia globale non rende necessaria una rapida riduzione dei tassi. Tanto più che con l’1,75% il livello del tasso di riferimento si colloca sempre leggermente nella zona espansiva e al di sotto della media a lungo termine. Sui mercati finanziari, invece, con l’allentamento della spinta inflazionistica, sono aumentate sensibilmente le aspettative di un imminente e ampio ciclo di riduzione. Prima della decisione odierna erano infatti previste tre riduzioni dei tassi di 75 punti base entro la fine del 2024.

Effetti iniziali
La decisione odierna non ha sorpresoe, come già ieri sera la banca centrale statunitense (Fed), per il momento la BNS rimane in una cauta attesa. Ha tuttavia sottolineato le modeste prospettive per l’economia svizzera – che per il prossimo anno le auto-rità monetarie prevedono una crescita del PIL dell’1% – e una situazione congiunturale globale tesa, gravata da rischi al ribasso. Sul mercato dei cambi ciò è stato evidentemente interpretato come un’esecuzione un po’ «dovishe». Inizialmente il franco ha infatti perso leggermente terreno rispetto all’euro: l’euro/CHF ha puntato per un breve periodo sul livello di 0.952. Nulla di sorprendente se si considera che nel corso della conferenza stampa il presidente della BNS Thomas Jordan – in contra-sto con il comunicato scritto – ha escluso per il momento ulteriori vendite di valute estere.

Interpretazione
«Come di consueto, la BNS si lascia guardare solo limitatamente le proprie carte e rimane cauta nelle sue spiegazioni», afferma Santosh Brivio, economista senior della Banca Migros. «Nonostante il netto calo della pressione inflazionistica, ci sembra fondamentale che la Direzione generale della Banca nazionale abbia menzionato esplicitamente le incertezze sul fronte dell’inflazione. Insieme alle previsioni di inflazione della BNS, modificate solo leggermente al ribasso, diminuite ora da un tasso di inflazione media annua per il 2024 di 1,9 %. (in precedenza 2,2 %), riteniamo confermate le nostre previsioni di un prolungato persistere del tasso di riferimento ai livelli attuali. Continuiamo a prevedere un allentamento di 25 punti base solo per la riunione del prossimo settembre.» Dal momento che la Banca centrale europea (BCE) dovrebbe operare già in estate una prima riduzione dei tassi d’interesse, anche l’euro rimane sotto pressione rispetto al franco, limitando al contempo il potenziale di interesse sul mercato dei capitali svizzero, spiega Brivio. «Il rendimento dei titoli della Confederazione a dieci anni salirà oltre la soglia dell’1% al più presto verso la fine dell’anno prossimo», riassume Brivio.

Maggiori informazioni
Santosh Brivio, economista senior
Tel. 044 839 90 12, e-mail: santosh.brivio@migrosbank.ch
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